Recensione del libro “Se non credi in te, chi lo farà?” di Stefano Rossi

Se non credi in te, chi lo farà? è il nuovo libro di Stefano Rossi, psicopedagogista tra i più noti in Italia, pubblicato nel 2024 da Feltrinelli nella collana Feltrinelli Up. Il testo appartiene al genere narrativa educativa per ragazzi ed è pensato per un pubblico giovane, a partire dai 12 anni. In questo volume, Rossi non si rivolge più solo a genitori e insegnanti, ma parla direttamente agli adolescenti, con l’obiettivo di accompagnarli nel tortuoso cammino dell’adolescenza. La sua è una guida empatica, sincera, che miscela storie vere, autobiografia, esercizi pratici ed esempi tratti dalla vita quotidiana, con un linguaggio accessibile e coinvolgente. Il cuore del libro è una promessa: aiutare ogni ragazzo a scoprire la forza del proprio coraggio, imparando a riconoscere e zittire il “bullo interiore” che abita in ciascuno di noi.


Biografia dell’autore

Stefano Rossi è uno dei principali esperti italiani di educazione emotiva e didattica cooperativa. Dopo anni di esperienza come educatore di strada nelle periferie urbane, ha coordinato numerosi centri psicoeducativi per famiglie e minori. Negli ultimi vent’anni ha formato oltre 800 scuole su metodologie innovative per contrastare la dispersione scolastica e promuovere il benessere emotivo. Dirige il Centro per la Didattica Cooperativa e ha ideato il Metodo Rossi, un approccio educativo che integra empatia, collaborazione e sviluppo delle competenze socio-emotive. Tra le sue opere più note figurano Mio figlio è un casino (2022) e Lezioni d’amore per un figlio (2023), entrambi pubblicati da Feltrinelli. Con Se non credi in te, chi lo farà?, Rossi inaugura una nuova fase della sua produzione, scegliendo di dialogare direttamente con i ragazzi e non più solo con gli adulti di riferimento.

Trama e analisi

Il libro è suddiviso in sette capitoli, ciascuno dedicato a una diversa forma di coraggio:

  1. Il coraggio di avere coraggio
  2. Il coraggio di rialzarsi
  3. Il coraggio delle lacrime
  4. Il coraggio di volersi bene
  5. Il coraggio della vera felicità
  6. Il coraggio della cura del mondo
  7. Il coraggio di arrivare secondi

Attraverso queste sette tappe, Rossi costruisce un percorso educativo ed emotivo, rivolgendosi in tono confidenziale ai suoi giovani lettori. Il punto di partenza è sempre la sua personale esperienza adolescenziale, raccontata con sincerità disarmante: “Quando avevo la tua età […] la mia vita era un gran bel casino”.

L’autore introduce il concetto di “bullo interiore”, quella voce interiore critica e distruttiva che mina l’autostima e la fiducia in se stessi. In opposizione a essa, invita i ragazzi a coltivare la voce del “buon amico interiore”, che ci accoglie e sostiene, aiutandoci a sviluppare una narrativa interna più compassionevole e costruttiva.

Tra i temi principali troviamo:

  • L’ansia: Rossi distingue tra “ansia amica” e “ansia nemica”, spiegando come la prima possa diventare un alleato nei momenti cruciali, mentre la seconda va riconosciuta e affrontata.
  • L’autenticità: Il libro sprona i ragazzi a essere se stessi, a riconoscere le proprie emozioni e ad accettarle come parte del proprio percorso.
  • L’empatia: È il filo conduttore del libro, che attraversa le storie raccontate e gli esercizi proposti.

Il linguaggio è semplice ma mai banale, arricchito da citazioni ispirazionali, esempi concreti e aneddoti storici come quello di Jesse Owens e Luz Long, o quello della rosa bianca. Rossi alterna narrazione, riflessione e proposta educativa, mantenendo sempre viva l’attenzione del lettore.

L’uso delle storie è centrale: per Rossi, sono lo strumento pedagogico più potente perché parlano contemporaneamente alla “testa e al cuore”. Questo approccio narrativo rende il libro coinvolgente e profondo, favorendo l’identificazione e la rielaborazione emotiva.

I personaggi principali del libro non sono persone reali, ma archetipi di esperienze comuni tra gli adolescenti: il ragazzo che teme il giudizio, la ragazza che si sente invisibile, il giovane che fallisce ma trova la forza di rialzarsi. In ciascuno di essi il lettore può rispecchiarsi e trovare nuove risorse interiori.

Analisi del contesto editoriale

Se non credi in te, chi lo farà? si colloca in una nicchia crescente della narrativa per ragazzi: la letteratura educativa ad approccio psicologico. A differenza dei precedenti lavori di Rossi, rivolti a genitori e insegnanti, questo testo adotta una prospettiva inedita: è il ragazzo al centro della scena.

Rispetto ad altri titoli del panorama contemporaneo, il libro si distingue per la combinazione di introspezione, storytelling e strumenti pratici. Si avvicina per intenti a opere come Mindset di Carol Dweck o i testi di Alberto Pellai, ma con un tono più confidenziale e diretto. Il suo stile narrativo empatico lo rende adatto anche a lettori meno abituati alla lettura.

L’opera si inserisce nel solco della pedagogia dell’empatia e delle attuali riflessioni sull’importanza della salute mentale giovanile. In un’epoca dominata da ansie performative, social media e confronto costante, Rossi offre uno spazio di riflessione e di ascolto.

Il target di lettori è ampio: dagli adolescenti in difficoltà ai ragazzi in cerca di strumenti per conoscersi meglio, fino agli educatori che vogliano adottare un linguaggio più vicino alle nuove generazioni.

Valutazione critica

Il principale pregio di Se non credi in te, chi lo farà? è la sua autenticità. Stefano Rossi riesce a instaurare un rapporto di fiducia con il lettore, mettendosi a nudo e raccontando senza filtri le sue insicurezze adolescenziali. Questo approccio favorisce l’identificazione e abbassa la distanza tra adulto e ragazzo.

Tra i punti di forza:

  • Il linguaggio accessibile ma profondo
  • L’integrazione tra narrazione, teoria ed esercizi pratici
  • La capacità di affrontare temi complessi in modo chiaro
  • L’approccio positivo e costruttivo

Un possibile limite può risiedere nel tono a tratti troppo didascalico, che potrebbe risultare meno efficace con lettori più refrattari a questo tipo di proposte. Tuttavia, l’equilibrio tra emotività e razionalità è ben gestito.

A livello letterario, il testo ha un valore educativo più che artistico, ma nel suo genere si distingue per l’originalità del format e la qualità dei contenuti. Rappresenta un contributo significativo alla cultura del benessere giovanile, promuovendo l’idea che ognuno di noi può diventare protagonista della propria crescita emotiva.

La leggibilità è alta: paragrafi brevi, struttura scandita, uso del grassetto e delle citazioni rendono la lettura scorrevole anche per chi ha poca dimestichezza con i libri.

Conclusione

Se non credi in te, chi lo farà? è un libro che merita di essere letto, soprattutto dagli adolescenti in cerca di risposte, ma anche da genitori ed educatori che vogliano comprendere meglio il mondo emotivo dei ragazzi. Stefano Rossi ha creato una guida sincera, empatica e utile, capace di parlare al cuore e alla mente.

Il testo rappresenta un ponte tra l’adulto e il ragazzo, un invito a conoscersi, ad accettarsi e a credere nel proprio valore. Consigliato a chiunque voglia scoprire, o riscoprire, il coraggio di essere se stessi.

Non lasciarti sopraffare dal bullo interiore: ascolta la tua voce più autentica e riscopri la bellezza di brillare.