Recensione Io gomitolo, tu filo di Alberto Pellai

recensione libro Io gomitolo, tu filo

Ho scoperto “Io gomitolo, tu filo” di Alberto Pellai quasi per caso, durante una visita in libreria alla ricerca di un libro che potesse raccontare in modo delicato e profondo il legame tra madre e figlio. Pubblicato da De Agostini, questo libro illustrato è un piccolo gioiello di poesia e tenerezza. L’autore, medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, riesce con parole semplici ma cariche di significato a spiegare un tema centrale nella vita di ogni bambino: il bisogno di attaccamento e la graduale conquista dell’autonomia.

Il titolo mi ha subito colpita: evocativo, poetico, pieno di significati. E non appena ho sfogliato le prime pagine, mi sono trovata avvolta da un mondo di fili colorati e emozioni autentiche. Ho deciso che doveva far parte della nostra libreria di famiglia, e oggi è uno dei libri che leggo più spesso insieme ai miei bambini.

Offerta

L’AUTORE E IL SUO PERCORSO

Alberto Pellai è una figura di riferimento nel panorama della psicologia infantile italiana. Oltre alla sua carriera clinica e accademica, è autore di numerosi libri divulgativi per adulti e bambini. La sua capacità di tradurre concetti complessi con un linguaggio accessibile e carico di empatia è uno dei suoi maggiori punti di forza.

In “Io gomitolo, tu filo” riesce a rendere accessibile anche ai più piccoli la teoria dell’attaccamento di John Bowlby, concetto cardine dello sviluppo affettivo. Ho già letto altri testi di Pellai, ma questo è sicuramente uno dei più poetici e toccanti. Le illustrazioni di Ilaria Zanellato, dolci e colorate, completano alla perfezione il testo, rendendolo adatto a tutte le età.

IL VIAGGIO NELLA STORIA

La storia è una poesia in rima, che racconta l’inizio della vita di un bambino, Filo, e della sua mamma, Gomitolo. Gomitolo tiene tra le sue trame il piccolo Filo, lo avvolge, lo nutre, lo ama. Il testo inizia nella fase intrauterina e accompagna i lettori attraverso le tappe dello sviluppo del bambino: la nascita, il primo sorriso, il gattonare, le prime parole, la scoperta del mondo.

Mentre Filo cresce, Gomitolo lo accompagna, si srotola per permettergli di esplorare, lasciando che il legame resti solido, anche quando la distanza aumenta. Il tema dell’attaccamento è raccontato con straordinaria delicatezza: la madre non trattiene, ma accompagna; non stringe, ma sostiene. È una narrazione che parla d’amore, autonomia e fiducia.

Alcuni passaggi mi hanno profondamente colpita. Come quando Pellai scrive: “A volte mi avvolgevo accanto a te e non pensavo a nulla, proprio a nulla”. Un’immagine potente, che ogni genitore riconosce. E ancora: “Il porto verso cui potrai sempre tornare quando il mare della vita diventerà tempesta”. Frasi che restano impresse, da rileggere e custodire.

Le illustrazioni rendono viva la storia: fiori, gomitoli, fili intrecciati, aquiloni. Il libro riesce a parlare anche ai bambini più piccoli, pur affrontando temi profondi. Per i più grandi e per gli adulti, è una fonte di riflessione. Il momento in cui il filo si spezza e diventa un aquilone che vola libero è uno dei più commoventi: segna il passaggio alla vita adulta, alla libertà, mantenendo quel legame invisibile che unisce per sempre.

Offerta

IL LIBRO NEL PANORAMA LETTERARIO

Tra i libri illustrati che parlano del legame genitore-figlio, “Io gomitolo, tu filo” si distingue per intensità emotiva e profondità simbolica. Ricorda altri titoli come “Indovina quanto ti voglio bene” o “Ti voglio bene anche se…”, ma qui l’accento è posto sul percorso di crescita e sul tema della separazione come tappa naturale dell’amore.

Lo inserisco tra i miei libri del cuore, insieme ai grandi classici dell’infanzia. Ha una forza comunicativa tale da essere perfetto anche come lettura in classe o come regalo significativo in occasioni speciali, come una nascita o la festa della mamma.

LE MIE RIFLESSIONI

Quello che mi ha colpito profondamente è la capacità di Pellai di parlare con delicatezza e precisione al cuore di grandi e piccoli. La metafora del gomitolo e del filo è geniale, semplice ma potentissima. Mi ha fatto riflettere sul mio ruolo di genitore, su quanto sia importante esserci ma anche sapersi fare da parte al momento giusto.

Se c’è un limite, è forse la brevissima durata della storia. Avrei voluto più pagine, più episodi, più poesia. Ma questa essenzialità è anche il punto di forza del libro: ogni parola pesa, ogni immagine parla.

Mi ha aiutata a raccontare ai miei figli cosa significhi amarli, accoglierli, ma anche lasciarli andare. In più, mi ha commossa come poche letture hanno saputo fare. Lo considero uno di quei libri da tenere a portata di mano, da rileggere ogni volta che si ha bisogno di conforto e bellezza.

CONCLUSIONE PERSONALE

“Io gomitolo, tu filo” di Alberto Pellai è molto più di un libro per bambini: è una carezza all’anima, un piccolo scrigno di poesia che racconta l’essenza dell’amore genitoriale. Lo consiglio a chiunque desideri parlare d’amore, legami e crescita con delicatezza e profondità.

Il mio voto personale è 9,5 su 10. Una lettura perfetta per tutti i gomitoli che ogni giorno vedono i propri fili allontanarsi, per poi vederli tornare, sempre legati da un filo invisibile, indistruttibile. Se anche voi l’avete letto, raccontatemi cosa vi ha lasciato: è bello condividere emozioni che parlano al cuore.

Offerta