Recensione di M. L’ora del destino – Antonio Scurati

Recensione di M. L'ora del destino - Antonio Scurati

Con M. L’ora del destino, Antonio Scurati torna con il quarto volume della sua ambiziosa e apprezzata saga romanzata dedicata a Benito Mussolini. Pubblicato nel 2024 da Bompiani, il romanzo storico affronta gli anni cruciali della Seconda guerra mondiale, dal 28 giugno 1940, giorno della morte di Italo Balbo, fino alla caduta del regime fascista il 25 luglio 1943. Il genere è quello del romanzo documentario, dove la narrazione si intreccia con fonti storiche autentiche. L’autore, con il suo stile incisivo, ci conduce nei meandri del potere, mostrando la parabola discendente del Duce e l’agonia di un Paese trascinato in un conflitto disastroso. Una lettura intensa e corale che impone una riflessione storica e morale.

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M. L'ora del destino
  • Scurati, Antonio (Author)

Biografia dell’autore

Antonio Scurati è uno dei più autorevoli scrittori e intellettuali italiani contemporanei. Docente all’Università IULM di Milano, ha collaborato con importanti testate come La Stampa e Repubblica. Il suo esordio letterario risale al 2002 con Il rumore sordo della battaglia, seguito da opere significative come Il sopravvissuto (Premio Campiello), Una storia romantica (Premio SuperMondello), e Il tempo migliore della nostra vita (Premio Viareggio-Rèpaci). Con M. Il figlio del secolo, primo volume della pentalogia su Mussolini, ha vinto il Premio Strega 2019. La serie è un successo editoriale internazionale, con traduzioni in oltre quaranta paesi e una trasposizione televisiva in arrivo.

Trama e Analisi

M. L’ora del destino si apre con l’abbattimento accidentale di Italo Balbo, figura chiave del regime, da parte della contraerea italiana. Questo tragico evento segna simbolicamente l’inizio della rovina del fascismo. Nei tre anni narrati, Mussolini trascina l’Italia in una guerra che il Paese non è pronto ad affrontare: impreparazione militare, scelte strategiche fallimentari, propaganda menzognera.

La narrazione attraversa eventi cruciali come la sconfitta in Grecia, le perdite in Africa settentrionale, la disastrosa campagna di Russia e l’invasione della Jugoslavia. Scurati racconta questi avvenimenti filtrandoli attraverso figure emblematiche: l’alpino Mario Rigoni Stern, il maggiore Paolo Caccia Dominioni, Amerigo Dùmini, Clara Petacci, Edda Ciano, e naturalmente Benito Mussolini, ritratto nella sua sempre più patetica subordinazione a Hitler.

I temi principali del romanzo sono il potere e la sua degenerazione, l’ideologia cieca, la responsabilità individuale e collettiva, la manipolazione della verità. La guerra non viene solo raccontata come evento bellico, ma come tragedia morale che travolge ogni certezza.

Lo stile narrativo di Scurati è complesso ma coinvolgente: la prosa è densa, a tratti caustica, con passaggi lirici alternati a descrizioni puntuali e documentarie. Ogni capitolo termina con un apparato di fonti, in una perfetta alternanza di finzione e verità storica. Questo rende l’opera un esempio di “romanzo documentario”.

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M. L'ora del destino
  • Scurati, Antonio (Author)

Analisi del contesto editoriale

M. L’ora del destino si inserisce nella fortunata pentalogia di Antonio Scurati, iniziata con M. Il figlio del secolo (2018), seguita da M. L’uomo della Provvidenza (2020) e M. Gli ultimi giorni dell’Europa (2022). Rispetto ai precedenti, questo quarto volume è più movimentato, ma meno coeso nella narrazione, con un focus maggiore sugli eventi e meno sui personaggi.

Nel panorama della narrativa storica italiana contemporanea, l’opera si distingue per il rigore documentario e per la capacità di rendere accessibile a un vasto pubblico una materia complessa. Altri autori si sono cimentati con la figura di Mussolini, ma pochi con la stessa efficacia e profondità critica.

Il libro parla sia agli appassionati di storia che ai lettori generalisti, mantenendo un equilibrio tra divulgazione e letteratura.

Valutazione critica

M. L’ora del destino è un libro ambizioso e importante, che nonostante alcune criticità, conferma il talento narrativo di Antonio Scurati. I suoi meriti principali sono:

  • La forza del linguaggio, ironico, crudo, evocativo.
  • La mole di fonti storiche e l’intelligente impianto narrativo.
  • Il coraggio nell’affrontare tematiche divisive con lucidità e fermezza morale.

Tuttavia, il volume soffre a tratti di dispersione narrativa. La molteplicità dei fronti di guerra, dei personaggi e dei dettagli rende più difficile la memorizzazione degli eventi, soprattutto per chi non ha solide basi storiche. Il lettore si trova talvolta spaesato.

La parte finale del libro, con la descrizione del Gran Consiglio e dell’arresto di Mussolini, restituisce al romanzo il respiro epico e tragico che aveva reso memorabili i precedenti capitoli.

Conclusione

M. L’ora del destino è un’opera imprescindibile per comprendere il crollo del fascismo e il ruolo di Mussolini nella tragedia italiana della Seconda guerra mondiale. Scurati riesce ancora una volta a coniugare efficacemente letteratura e storia, pur con qualche sbavatura narrativa.

Consigliato a chi ama i romanzi storici, a chi cerca una narrazione potente e documentata, a chi vuole comprendere le dinamiche del potere e della propaganda. Non è una lettura leggera, ma è una lettura necessaria.

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  • Scurati, Antonio (Author)