“Gli Ultimi” di Saverio Giannini: un viaggio nell’amicizia e nella libertà

“Le parole hanno un peso: possono essere proiettili o squadre di soccorso. Le parole accarezzano. Graffiano. E a volte uccidono. Poi ci sono quelle che mancano. Che non arrivano. Che fanno male perché non vengono pronunciate.”

Questo incipit poetico tratto da Gli Ultimi di Saverio Giannini racchiude l’essenza di un romanzo che esplora i temi dell’amicizia, della diversità e della ricerca della libertà interiore.

L’autore: Saverio Giannini

Saverio Giannini, nato a Bari nel 1973, è un educatore professionale presso la ASL della sua città, dove si occupa di persone con problematiche psico-sociali e dipendenze patologiche. Oltre al suo impegno lavorativo, la scrittura è la sua grande passione.

Con i suoi racconti, liriche e romanzi, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale. Tra le sue opere si annoverano anche libri per ragazzi, come L’uomo Sole (Giazira Scritture, 2021) e Il Grande Iuba (Giacovelli Editore, 2022).

La trama: un viaggio reale e metaforico

Gli Ultimi racconta la storia di cinque amici, un gruppo di outsider uniti dalla loro diversità e dalla ribellione alle convenzioni sociali.

  • Jack, il leader carismatico, che con il suo funerale a Padova richiama il gruppo dopo anni di separazione.
  • Gloria, l’unica donna, che scatta foto per non dover parlare e trova ispirazione in Bruce Lee.
  • Massimo, innamorato segretamente di Gloria, incapace di rivelarle i suoi sentimenti.
  • Teo, il più eccentrico, appassionato di caffè Hag e di automobili.
  • Albert, che ha recentemente perso sia il lavoro che la fidanzata.

Il loro viaggio da Bari a Padova è molto più di un semplice spostamento geografico. È un percorso interiore che li porta a confrontarsi con il passato, a riscoprire il valore dell’amicizia e a capire che la libertà è una conquista quotidiana. Jack, con un ultimo gesto carico di significato, riesce a liberare i suoi amici dalle catene emotive che li imprigionano, cambiando per sempre le loro vite.

Recensione: un romanzo che celebra la diversità

Gli Ultimi è un romanzo on the road, in cui il viaggio è la metafora della vita stessa. Saverio Giannini intreccia con maestria le storie personali dei protagonisti, regalando al lettore una narrazione intensa e autentica. Ogni capitolo è narrato in prima persona da un diverso personaggio, offrendo una pluralità di punti di vista che arricchisce la trama senza frammentarla.

La scrittura è fluida e coinvolgente, caratterizzata da descrizioni incisive e dialoghi essenziali che mantengono alto il ritmo. La colonna sonora che accompagna il viaggio è un elemento distintivo: una playlist di brani epici che rispecchiano le emozioni e i pensieri dei personaggi.

Il tema della diversità è centrale nel romanzo. Gli amici si definiscono “gli ultimi”, non perché siano meno degli altri, ma perché scelgono di non conformarsi agli stereotipi. Jack li aiuta a comprendere che è proprio la loro diversità a renderli unici e forti. Il messaggio è chiaro: essere se stessi è una forma di ribellione che richiede coraggio, ma che porta a una libertà autentica.

Un inno alla libertà e all’amicizia

Il romanzo è un viaggio emozionante che invita il lettore a riflettere su temi universali come l’amicizia, il bullismo, la solidarietà e la ricerca di sé. La dedica iniziale, ispirata a Steve Jobs, racchiude perfettamente lo spirito dell’opera: “A tutti i folli. I solitari. I ribelli. Quelli che non si adattano…”.

Con Gli Ultimi, Saverio Giannini ci regala un racconto potente e autentico, che celebra l’unicità di ogni individuo e la bellezza di un’amicizia che resiste al tempo e alle difficoltà. Un libro che, con la sua leggerezza apparente, lascia un segno profondo nel cuore di chi lo legge.