Recensione del libro “Senza scorciatoie. Una storia per dire no alla mafia” di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso

Pubblicato da Mondadori il 18 marzo 2025, Senza scorciatoie. Una storia per dire no alla mafia di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso è un romanzo educativo rivolto a ragazzi dagli 11 anni in su, che affronta con coraggio e chiarezza uno dei temi più urgenti della nostra società: la lotta alla criminalità organizzata. Attraverso la storia di Luigi, un adolescente di periferia con il sogno di diventare calciatore, il libro offre una narrazione avvincente e accessibile che unisce il potere della narrativa alla forza del messaggio civile.

Con una scrittura fluida, empatica e mai retorica, Gratteri e Nicaso riescono a parlare ai giovani e agli adulti, educando senza moralismi, e offrendo una vera alternativa culturale e morale alla logica delle scorciatoie, dell’illegalità, della rassegnazione. Senza scorciatoie è molto più di un romanzo per ragazzi: è un manuale di cittadinanza attiva, una finestra sulla possibilità di cambiare strada, scegliere il bene, anche quando tutto intorno sembra suggerire il contrario.


Biografia degli autori

Nicola Gratteri, attuale Procuratore di Napoli, è uno dei magistrati più impegnati nella lotta contro la ‘ndrangheta e contro tutte le mafie. Da decenni vive sotto scorta, ma non ha mai rinunciato alla sua vocazione: fare giustizia e diffondere la cultura della legalità, soprattutto tra i giovani. Autore di numerosi saggi di successo, ha sempre affiancato all’attività giudiziaria un’importante opera di divulgazione.

Antonio Nicaso è uno dei massimi esperti internazionali di criminalità organizzata. Scrittore, docente universitario in Canada, ha firmato con Gratteri diversi libri di inchiesta, contribuendo a spiegare in modo chiaro e documentato i meccanismi della mafia contemporanea. Insieme, formano un binomio autorevole e credibile, capace di coniugare esperienza diretta e rigore scientifico, con una rara capacità comunicativa.

Con Senza scorciatoie, i due autori si cimentano per la prima volta nel linguaggio narrativo, dimostrando che si può fare educazione alla legalità anche attraverso la fiction, e con grande efficacia.

Trama e analisi

Una storia di crescita e scelta

Luigi ha tredici anni e un sogno: diventare un grande calciatore. Vive in un quartiere degradato, dove le regole sono scritte dalla criminalità e il futuro sembra un’ipotesi lontana. È stimato dai coetanei non solo per il talento con il pallone, ma anche perché è il cugino di Antony, diciassettenne affiliato al boss locale, lo “Zio”.

La svolta arriva quando nel quartiere apre un Centro Culturale: un luogo di sport, socialità e cultura, con un vero campo in erba, spalti e partite vere. Lì Luigi incontra Bernardo, un giovane educatore che gli racconta un mondo diverso, fatto di scelte, sacrifici e coraggio. Bernardo gli parla di Peppino Impastato, Don Pino Puglisi, Giovanni Falcone, Rita Atria, Giancarlo Siani, figure simbolo dell’antimafia sociale e giudiziaria.

Temi principali

  • Il conflitto tra destino e scelta: Luigi è diviso tra la lealtà familiare e il sogno di un futuro pulito. Il libro esplora con sensibilità le pressioni sociali, affettive ed economiche che spesso spingono i giovani verso la criminalità.
  • La forza dell’esempio: le storie vere dei martiri dell’antimafia non sono semplici inserti narrativi, ma strumenti pedagogici che Bernardo utilizza per stimolare il pensiero critico e l’empatia nei ragazzi.
  • Il valore della legalità: il messaggio centrale è che non esistono scorciatoie nella vita. Il successo, la libertà e la felicità richiedono impegno, onestà e coraggio.

Stile narrativo

La prosa è semplice ma mai semplicistica. Il tono è diretto, confidenziale, costruito per entrare in sintonia con un pubblico giovane, ma capace di coinvolgere anche gli adulti. Il romanzo alterna il racconto di vita quotidiana nel quartiere con dialoghi densi di significato. Le citazioni delle vittime di mafia, i racconti delle loro vite, si inseriscono con naturalezza nella narrazione, senza appesantirla, ma arricchendola di profondità.

Personaggi

  • Luigi: protagonista e simbolo della gioventù combattuta, è un personaggio credibile, con dubbi e fragilità autentiche.
  • Antony: rappresenta la seduzione del potere criminale, il fascino pericoloso delle “scorciatoie”.
  • Bernardo: educatore carismatico, funge da guida morale e ponte tra passato e presente. Il suo ruolo è quello dell’adulto che crede ancora nei giovani.

Analisi del contesto editoriale

Nel panorama editoriale per ragazzi, Senza scorciatoie si distingue per l’originalità del tema e per l’autorevolezza degli autori. Non è comune trovare un romanzo educativo firmato da un magistrato antimafia e da un docente universitario esperto di criminalità organizzata. Questo conferisce al libro una credibilità unica, senza rinunciare alla forma narrativa.

Rispetto ad altre pubblicazioni per giovani sul tema della legalità, Senza scorciatoie evita il tono paternalistico e propone una trama avvincente, dove la criminalità non è solo sfondo, ma presenza viva e minacciosa. Il linguaggio contemporaneo, l’ambientazione volutamente generica (nessun riferimento geografico preciso), e l’assenza di stereotipi rendono il romanzo facilmente adattabile a ogni realtà urbana e scolastica italiana.

Il libro si inserisce perfettamente nel filone della letteratura civile per ragazzi, accanto a opere come Per questo mi chiamo Giovanni o Io, Emanuela, ma lo fa con uno sguardo narrativo più maturo e inclusivo.

Valutazione critica

Le scorciatoie non esistono, e questa verità tanto semplice quanto ignorata diventa la chiave di lettura di tutto il romanzo. Il punto di forza del libro è la sua capacità di parlare ai giovani senza mai predicare, offrendo modelli di resistenza quotidiana che non sono supereroi, ma persone normali che hanno scelto il bene.

Il romanzo è coerente, ben strutturato, pedagogicamente efficace, e si presta a numerosi livelli di lettura: come racconto di formazione, come manuale di educazione civica, come invito al cambiamento. Il ritmo narrativo è costante, con momenti di tensione ben dosati, e dialoghi sempre funzionali alla crescita del protagonista.

Tra i pochi limiti si potrebbe segnalare una certa prevedibilità nell’evoluzione del personaggio principale. Tuttavia, nel contesto di un’opera destinata alla formazione delle coscienze, questo non intacca la forza del messaggio.

Conclusione

Senza scorciatoie. Una storia per dire no alla mafia è un romanzo che tutti gli adolescenti dovrebbero leggere almeno una volta, ma anche un libro che genitori, insegnanti ed educatori dovrebbero utilizzare per stimolare il dialogo, il pensiero critico, l’impegno civile.

Nicola Gratteri e Antonio Nicaso hanno scritto una storia necessaria, capace di emozionare, educare e far riflettere, senza mai cadere nella retorica. Una lettura che lascia il segno e che, proprio come le storie di Peppino Impastato o Rita Atria, può cambiare il modo in cui guardiamo al mondo.

Consigliato a chi crede ancora che la cultura, la memoria e la scelta consapevole siano le armi più forti contro ogni forma di mafia.

“Chi è bravo non ha bisogno di queste scorciatoie.”
Una frase semplice. Una lezione eterna.