Con You Like It Darker. Salto nel buio, pubblicato in Italia nel 2024 da Sperling & Kupfer, Stephen King torna alla forma del racconto breve, proponendo una raccolta di dodici storie che spaziano tra horror, thriller psicologico, fantastico e narrativa malinconica. Il volume conferma ancora una volta la versatilità dello scrittore americano, capace di indagare l’oscurità non solo come elemento sovrannaturale ma anche come parte integrante della natura umana. Alcuni racconti colpiscono nel profondo, lasciando un senso di inquietudine duraturo, altri sorprendono per la delicatezza e la riflessione esistenziale.
Questa antologia, la tredicesima della sua carriera, si configura come un’opera matura e consapevole, densa di riferimenti interni al suo universo narrativo. Con racconti che si collegano a opere passate come Cujo, Duma Key o I Langolieri, King regala ai suoi “lettori costanti” un viaggio tra passato e presente, tra le paure di ieri e le ansie di oggi.
Biografia dell’autore: Stephen King, il narratore delle tenebre quotidiane
Stephen King è nato a Portland, Maine, nel 1947. Dopo una giovinezza segnata da difficoltà economiche e personali, ha esordito nel 1974 con Carrie, inaugurando una carriera straordinaria che oggi conta più di 70 opere, molte delle quali divenute veri e propri cult della letteratura contemporanea.
Tra i suoi titoli più noti: It, Shining, Misery, Il miglio verde, 22/11/’63 e la trilogia di Mr. Mercedes. Celebre per la sua abilità nel fondere realtà quotidiana e soprannaturale, ha ricevuto premi come il Bram Stoker Award, il National Book Award e la Medaglia per il contributo alle lettere americane.
Con You Like It Darker, King dimostra ancora una volta la sua capacità di reinventarsi restando fedele alla sua poetica: raccontare la normalità attraversata da un’impercettibile crepa.
Trama e analisi: dodici variazioni sull’oscurità
I racconti contenuti in You Like It Darker affrontano temi centrali della narrativa kinghiana: la morte, la perdita, la casualità del destino e il sottile confine tra razionale e soprannaturale.
- In “Due bastardi di talento”, due amici d’infanzia ottengono un successo improvviso e inspiegabile, in un racconto che riflette sull’origine misteriosa del talento.
- “Il quinto passo” è un breve colpo al cuore: una confessione da parte di un ex alcolista che si chiude con un twist amaro.
- In “Serpenti a sonagli”, sequel diretto di Cujo, King torna a Vic Trenton, immerso nel lutto e nella solitudine pandemica. Un racconto lungo e disturbante, tra i più riusciti della raccolta.
- “L’incubo di Danny Coughlin”, quasi un romanzo breve, affronta il tema della premonizione in chiave thriller, con un protagonista coinvolto suo malgrado in un caso di omicidio.
- In “L’uomo delle risposte”, un giovane negli anni ’30 incontra un misterioso individuo in grado di dare risposte a ogni domanda: un racconto filosofico sul libero arbitrio e le scelte morali.
King si dimostra abile nel bilanciare atmosfere realistiche e componenti fantastiche. I personaggi sono tratteggiati con cura, spesso anziani o reduci da traumi, e l’introspezione psicologica diventa la vera chiave della narrazione. I racconti più brevi, come “Finn”, “Lo schermo rosso” e “L’esperto di turbolenze”, offrono spunti più immediati ma non meno efficaci, mantenendo sempre alta la tensione.
Una costante che attraversa l’opera è il lutto, elaborato in modi differenti: come assenza (in Laurie), come memoria dolorosa (in Willy lo strambo) o come occasione di rinascita (in Lungo Slide Inn Road).
Contesto editoriale: continuità e memoria kinghiana
You Like It Darker si inserisce in una lunga tradizione di raccolte kinghiane, accanto a opere come Stagioni diverse, Quattro dopo mezzanotte e Il bazaar dei brutti sogni. Rispetto a queste, mostra una maggiore introspezione, segno di un autore consapevole della propria maturità artistica e anagrafica.
Lo stile è inconfondibile, ma più pacato: i mostri non si nascondono sempre sotto al letto, ma piuttosto tra i pensieri, i dubbi, le perdite. L’autore si confronta con il presente (la pandemia, il lutto collettivo) e con la propria eredità letteraria, citando se stesso e il suo immaginario.
Il libro si rivolge sia ai fan storici, capaci di cogliere i continui richiami a Castle Rock, Derry e altri luoghi dell’universo kinghiano, sia ai nuovi lettori che cercano storie brevi ma dense di significato.
Valutazione critica: tra malinconia e maestria narrativa
You Like It Darker è una raccolta complessa e stratificata, non perfetta ma ricca di spunti memorabili. Alcuni racconti brillano per intensità e costruzione, altri risultano più deboli o prevedibili. Tuttavia, l’insieme mantiene un buon equilibrio e restituisce un’immagine coerente dell’attuale visione del mondo di King.
Tra i punti di forza:
- La varietà tematica e tonale
- La profondità psicologica dei personaggi
- Il dialogo costante con la produzione passata
Tra i limiti:
- Alcuni finali poco incisivi
- Una certa disomogeneità qualitativa
Lo stile resta fluido, coinvolgente, con una prosa che non ha perso smalto, anche se meno propensa al colpo di scena spettacolare. La raccolta è ideale per lettori adulti, riflessivi, amanti delle atmosfere crepuscolari.
Conclusione: un salto nel buio da fare con fiducia
You Like It Darker. Salto nel buio è una raccolta che si muove tra ombra e luce, tra disperazione e speranza. Stephen King dimostra di saper ancora sorprendere, commuovere e inquietare, pur con toni più sommessi rispetto al passato. Non è un’opera per chi cerca l’horror adrenalinico, ma per chi vuole esplorare i meandri più cupi e umani dell’animo.
Consigliato a: lettori affezionati, amanti dei racconti, e chi vuole conoscere King nella sua versione più intima e matura.
E voi? Siete pronti a fare questo salto nel buio?