Recensione del libro “Se i gatti scomparissero dal mondo” di Genki Kawamura

Se i gatti scomparissero dal mondo di Genki Kawamura è un romanzo delicato e profondo, pubblicato per la prima volta nel 2012 in Giappone e portato in Italia da Einaudi. Il genere di riferimento è la narrativa contemporanea con forti tratti di realismo magico. In sole 192 pagine, l’autore giapponese riesce a costruire una parabola esistenziale che unisce tenerezza, ironia e malinconia.

Il libro si apre con una premessa inquietante e affascinante: cosa saremmo disposti a sacrificare per un giorno in più di vita? Telefoni, orologi, film… o addirittura i gatti? Questo breve ma incisivo romanzo si pone domande universali sulla transitorietà della vita e sull’importanza delle relazioni, trasformandosi in una lunga lettera scritta dal protagonista a una persona misteriosa. Il tono intimo e riflessivo cattura il lettore fin dalle prime righe, spingendolo a confrontarsi con la propria mortalità.

Se i gatti scomparissero dal mondo non è solo una storia malinconica su un uomo e il suo gatto, ma una meditazione profonda sull’amore, il rimpianto e ciò che rende la nostra esistenza degna di essere vissuta.


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Se i gatti scomparissero dal mondo
  • Kawamura, Genki (Author)

Biografia dell’autore: Genki Kawamura

Genki Kawamura, nato a Yokohama nel 1979, è un autore, sceneggiatore e produttore cinematografico giapponese. Prima di esordire nella narrativa, si è affermato nel mondo del cinema, producendo pellicole di successo come Train Man e Your Name. La sua carriera letteraria prende il volo nel 2012 con Se i gatti scomparissero dal mondo, un romanzo che ha riscosso grande successo internazionale, ispirando anche un adattamento cinematografico nel 2016.

Kawamura ha continuato a scrivere, pubblicando altri romanzi di rilievo come Non dimenticare i fiori (2021), Stanze parlanti (2023) e Un canto divino (2024), tutti editi in Italia da Einaudi. Il suo stile, minimalista e denso di significati, riflette la sensibilità propria della narrativa giapponese contemporanea. I suoi lavori spesso esplorano la dimensione emotiva dell’uomo moderno, con un tocco di lirismo e fantasia.

Trama e analisi

La trama senza spoiler

Il protagonista di Se i gatti scomparissero dal mondo è un giovane postino trentenne, anonimo, che conduce una vita solitaria insieme al suo gatto Cavolo. Dopo una diagnosi medica terminale, riceve la visita inaspettata di un personaggio surreale: il Diavolo, vestito in stile hawaiano, che gli propone un patto. Ogni giorno in più di vita gli costerà la sparizione di qualcosa dal mondo. Inizia così una settimana surreale in cui scompaiono oggetti familiari come i telefoni, gli orologi e i film.

Ma quando la richiesta diventa più personale – far sparire i gatti – il protagonista è costretto a un confronto doloroso con sé stesso. Rinunciare a Cavolo, l’ultima eredità della madre defunta, significa rinunciare a una parte fondamentale del proprio vissuto.

Temi principali

Il romanzo affronta con tatto e poesia temi universali:

  • La morte e l’accettazione del tempo: ogni giorno guadagnato è un dono, ma a quale prezzo?
  • L’incomunicabilità e la solitudine: il protagonista, che di mestiere fa da tramite tra le persone, fatica a comunicare con chi gli è vicino.
  • La memoria e i legami: gli oggetti non sono solo strumenti, ma veicoli di ricordi e affetti.
  • L’amore familiare: il rapporto con la madre, il padre, e l’amore perduto emergono in tutta la loro fragilità e intensità.

Stile narrativo

Lo stile di Kawamura è semplice, diretto e profondamente empatico. L’intera vicenda è narrata in prima persona, sotto forma di una lettera lunga e accorata. L’uso dell’ironia, anche in momenti tragici, alleggerisce la narrazione e la rende accessibile a un ampio pubblico. Elementi di realismo magico – come l’apparizione del Diavolo – si mescolano alla concretezza del quotidiano, creando un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà.

Personaggi

  • Il protagonista: anonimo e universale, potrebbe essere chiunque. La sua evoluzione emotiva è il cuore del libro.
  • Il Diavolo (Aloha): insolito e ironico, incarna la tentazione e il compromesso, con un tocco surreale che serve da catalizzatore per il cambiamento.
  • Cavolo: il gatto, simbolo d’amore e memoria, rappresenta ciò che non si può quantificare né sostituire.
  • La madre: sebbene defunta, è una presenza costante nel ricordo, incarnando l’amore incondizionato e la perdita irrisolta.
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Se i gatti scomparissero dal mondo
  • Kawamura, Genki (Author)

Analisi del contesto editoriale

Nel panorama della narrativa giapponese contemporanea, Se i gatti scomparissero dal mondo si distingue per la sua forma ibrida tra favola filosofica e romanzo introspettivo. A differenza di autori come Haruki Murakami, che spesso ricorrono a trame complesse e simbolismi stratificati, Kawamura predilige una struttura lineare e una scrittura accessibile. Questo lo rende particolarmente adatto anche ai lettori meno avvezzi alla letteratura asiatica.

Rispetto ad altri suoi lavori successivi, come Non dimenticare i fiori, questo primo romanzo è più essenziale e giocato su una metafora centrale fortissima. La domanda “Cosa succederebbe se io scomparissi dal mondo?” lo inserisce nel solco della narrativa esistenzialista, avvicinandolo a opere come Il cavaliere inesistente di Calvino o L’eleganza del riccio di Muriel Barbery per l’attenzione alla quotidianità e al senso dell’essere.

Il libro si rivolge a un pubblico ampio: dagli adolescenti agli adulti, da chi ama i gatti a chi cerca una lettura profonda ma non eccessivamente pesante. In un’epoca dominata da connessioni digitali e vite frenetiche, Kawamura invita a una pausa di riflessione.

Valutazione critica

Pregi

  • Profondità emotiva: il romanzo tocca corde profonde con delicatezza.
  • Accessibilità: lo stile narrativo semplice lo rende fruibile da tutti.
  • Struttura efficace: la forma epistolare dona coerenza e intimità alla narrazione.
  • Originalità del concept: l’idea di barattare giorni di vita con la scomparsa di oggetti è un espediente narrativo potente.
  • Equilibrio tra ironia e malinconia: anche i momenti più dolorosi sono stemperati da una sottile vena di umorismo.

Difetti

  • Breve durata: alcuni lettori potrebbero desiderare uno sviluppo maggiore di certe dinamiche.
  • Semplicità tematica apparente: chi cerca una trama complessa o azione potrebbe trovarlo troppo introspettivo.

Impatto culturale

Pur non essendo un capolavoro letterario in senso canonico, Se i gatti scomparissero dal mondo ha saputo conquistare un posto nel cuore dei lettori grazie alla sua autenticità. Il suo successo, culminato anche in un adattamento cinematografico, testimonia la forza di una narrazione che, pur nella sua semplicità, lascia un segno.

Conclusione

Se i gatti scomparissero dal mondo di Genki Kawamura è un piccolo gioiello narrativo che parla a tutti. Con la sua forma di favola moderna, affronta temi cruciali come la morte, il valore delle relazioni e l’importanza del tempo. Nonostante la brevità, riesce a trasmettere un messaggio profondo, universale e toccante.

È un romanzo perfetto per chi ama le storie introspettive, per chi ha un animale domestico nel cuore, per chi ha perso qualcuno o semplicemente per chi cerca un libro che, in poche ore di lettura, riesca a far riflettere.

Consigliato a chi ha bisogno di ricordare che la vita è fatta di piccole cose e che spesso è ciò che non si vede a darci davvero valore.
👉 Non lasciartelo sfuggire: una storia che potresti sentire anche tua.

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Se i gatti scomparissero dal mondo
  • Kawamura, Genki (Author)