La ricreazione è finita di Dario Ferrari, edito da Sellerio nel 2023, è un romanzo brillante e sorprendente che unisce satira accademica, racconto di formazione e narrazione storica. Un campus novel all’italiana, capace di sondare con ironia e profondità i meccanismi del mondo universitario e, al tempo stesso, ripercorrere con inventiva le derive del terrorismo degli anni di piombo.
Protagonista del romanzo è Marcello Gori, trentenne viareggino disilluso, che, per spirito di contraddizione e con un colpo di fortuna, entra nel dottorato di Lettere a Pisa. Da qui parte un viaggio intellettuale e personale che lo porta a confrontarsi con la figura di Tito Sella, terrorista e scrittore immaginario, le cui opere e ideali diventeranno il motore di una profonda trasformazione. Un libro che diverte, commuove e fa riflettere, capace di parlare a generazioni diverse e di fondere realismo e invenzione con rara maestria.
- Editore: Sellerio Editore Palermo
- Autore: Dario Ferrari
- Collana: La memoria
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2023
Biografia dell’autore
Dario Ferrari è un autore emergente della narrativa italiana contemporanea. Laureato in lettere, con esperienze nel mondo accademico, è riuscito con La ricreazione è finita a imporsi all’attenzione della critica per la sua scrittura intelligente, ironica e densamente letteraria. Il romanzo d’esordio ha ricevuto grande apprezzamento da pubblico e stampa, tanto da essere considerato una delle migliori uscite dell’anno da testate come La Lettura. Ferrari mostra un raro talento nell’orchestrare piani narrativi multipli e nel costruire personaggi memorabili, inserendosi nella scia dei grandi osservatori del presente, da Arbasino a Marias, con richiami anche a Bolaño e Borges.
Trama e analisi
Marcello Gori, laureato fuori corso in lettere, vive senza prospettive a Viareggio, resistendo al mondo adulto e ai tentativi della fidanzata Letizia di responsabilizzarlo. Inaspettatamente vince un concorso di dottorato a Pisa, entrando così nel mondo accademico. Qui incontra Sacrosanti, carismatico e manipolatore professore di italianistica, che gli assegna come tema di ricerca l’opera di Tito Sella, ex terrorista e autore dimenticato.
L’indagine su Sella diventa per Marcello una sorta di ossessione, tanto da sviluppare una identificazione profonda con il suo oggetto di studio. Attraverso viaggi, letture e la scoperta dell’archivio di Sella a Parigi, Marcello inizia a mettere in discussione la propria identità, le sue convinzioni e le sue relazioni.
Il romanzo alterna con grande equilibrio tre livelli narrativi:
- La satira accademica: irresistibili le pagine dedicate ai tic dell’università italiana, ai meccanismi perversi delle pubblicazioni e dei concorsi, ai riti tribali di congressi e cordate.
- Il romanzo di formazione: Marcello è un protagonista imperfetto, ironico, tragicomico. La sua inettitudine diventa specchio di una generazione sospesa.
- Il giallo politico-letterario: la figura di Tito Sella si costruisce come un enigma. Chi era davvero? Che cos’è La Fantasima, l’opera perduta? E quale ruolo ha avuto Sacrosanti?
L’alternanza di tono è uno dei grandi punti di forza del libro: dal comico al drammatico, dall’introspezione all’invenzione storica, ogni passaggio è dosato con intelligenza. Le due storie principali, quella di Marcello e quella di Tito, si inseguono e si fondono in una costruzione narrativa circolare, che trova compimento in un finale sorprendente e perfettamente orchestrato.
- Editore: Sellerio Editore Palermo
- Autore: Dario Ferrari
- Collana: La memoria
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2023
Analisi del contesto editoriale
Il romanzo si colloca nel filone delle campus novel, ma rielabora il genere in chiave italiana, con richiami evidenti a opere come Il giocatore invisibile di Pontiggia o La scuola cattolica di Albinati. Tuttavia, Ferrari introduce anche elementi del romanzo politico, riscrivendo la storia degli anni di piombo in forma di fiction letteraria, con la creazione del personaggio di Tito Sella e della brigata Ravachol.
Nel panorama della letteratura contemporanea, La ricreazione è finita si distingue per originalità strutturale e ricchezza stilistica. Non è solo un romanzo sull’università o sul terrorismo, ma una riflessione sull’identità, sulla memoria e sul potere delle storie. Il target ideale è ampio: giovani adulti, lettori colti, appassionati di metanarrativa e chiunque sia interessato ai meccanismi della cultura italiana.
Valutazione critica
Il romanzo di Dario Ferrari è un’opera riuscitissima, che colpisce per:
- Lo stile brillante e ironico, capace di far sorridere e riflettere.
- La costruzione narrativa complessa ma fluida, che tiene insieme diversi registri e piani temporali.
- La profondità dei personaggi, da Marcello a Sacrosanti, fino allo sfuggente Tito Sella.
Pochi romanzi recenti riescono a coniugare con tanta efficacia intrattenimento e contenuto, leggibilità e profondità. È un libro colto ma mai elitario, capace di parlare a molti senza mai abbassare il livello. I difetti sono minimi e legati forse solo a una certa densità che potrebbe scoraggiare i lettori più frettolosi. Ma chi si lascia trasportare, trova una delle letture più stimolanti degli ultimi anni.
Conclusione
La ricreazione è finita di Dario Ferrari è un romanzo raffinato, divertente e ambizioso. Una riflessione ironica ma sentita sulla nostra epoca, sui suoi riti e sulle sue contraddizioni. Con personaggi indimenticabili e una scrittura precisa, Ferrari firma un esordio che merita pienamente l’attenzione della critica e del grande pubblico.
Consigliato a chi ama la buona narrativa italiana, a chi cerca storie intelligenti e ben scritte, a chi non ha paura di interrogarsi sulla propria formazione e sul significato di crescere.
- Editore: Sellerio Editore Palermo
- Autore: Dario Ferrari
- Collana: La memoria
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2023