I viaggi di Giovannino Perdigiorno di Gianni Rodari è un classico intramontabile della letteratura per l’infanzia, pubblicato per la prima volta nel 1973. Riedito più volte — tra cui la splendida edizione illustrata da Valeria Petrone del 2012 — questo libro raccoglie quindici filastrocche che raccontano le avventure di un viaggiatore fuori dal comune: Giovannino Perdigiorno, esploratore instancabile di mondi bizzarri, poetici e simbolici. Il genere è quello della narrativa per bambini in versi, ma il tono ironico, la profondità simbolica e l’inconfondibile stile di Rodari ne fanno un’opera capace di parlare anche agli adulti.
Giovannino viaggia in micromotore, in dirigibile, in treno accelerato, perfino in bastimento. Ma il vero motore del suo percorso è la fantasia: ogni tappa del suo viaggio è un’occasione per riflettere con leggerezza su aspetti reali della nostra società, dalla superficialità alla burocrazia, dal conformismo all’indecisione.
Biografia dell’autore: Gianni Rodari
Gianni Rodari (1920–1980) è il più celebre autore italiano di letteratura per l’infanzia. Giornalista, maestro elementare e intellettuale impegnato, vinse nel 1970 il Premio Hans Christian Andersen, considerato il Nobel per la letteratura per ragazzi. Opere come Favole al telefono, Il libro degli errori, Grammatica della fantasia e C’era due volte il barone Lamberto lo hanno reso una figura di riferimento nella didattica e nella letteratura. Rodari ha saputo unire creatività linguistica, profondità etica e spirito pedagogico, restituendo alla parola infantile un valore di immaginazione e libertà. In I viaggi di Giovannino Perdigiorno, Rodari compendia tutta la sua filosofia: la fantasia come antidoto alla mediocrità e come strumento per comprendere il mondo.
Trama e analisi del libro
I viaggi di Giovannino Perdigiorno è una raccolta di filastrocche narrative che raccontano le tappe dell’infinito viaggio di Giovannino, un personaggio curioso, tenace e ottimista. Giovannino arriva in luoghi tanto assurdi quanto significativi:
- Il paese degli uomini di zucchero, dolci e gentili, ma troppo “stucchevoli”;
- Il paese degli uomini di sapone, sempre profumati, ma effimeri come le bolle che emettono parlando;
- Il pianeta di cioccolato, dove tutto è buono ma… troppo fragile per resistere;
- Il paese degli uomini “più”, dove tutti vogliono essere “i migliori”, ma spesso senza sapere perché;
- Il paese del “ni”, dove nessuno prende posizione;
- Il paese senza errore, perfetto e inappuntabile, eppure così noioso da sembrare un sogno.
Ogni tappa è una metafora: Rodari critica l’omologazione, l’indecisione, la ricerca sterile della perfezione e celebra invece l’umanità, anche nei suoi difetti. Il viaggio si conclude, infatti, con un ritorno alla realtà, e un messaggio di speranza: “I sogni, quando si vuole, diventano realtà”.
Temi principali
- La libertà e la diversità: Giovannino è un personaggio che non si adatta mai passivamente. La sua continua partenza è simbolo del bisogno umano di cercare, di sperimentare, di cambiare.
- La critica sociale e politica: ogni paese visitato rappresenta una caricatura dei limiti del nostro tempo: la mancanza di spirito critico, l’eccesso di competitività, la paura del giudizio altrui.
- L’ironia come strumento educativo: Rodari ci invita a ridere delle assurdità del mondo per capirle meglio e per superarle.
- Il rifiuto del conformismo: Giovannino non si ferma mai, nemmeno davanti alla perfezione. È la tensione verso il cambiamento che lo guida.
Lo stile narrativo
Rodari scrive in versi semplici ma evocativi, utilizzando rime, giochi di parole, allitterazioni. Il linguaggio è accessibile ma mai banale. La musicalità delle filastrocche rende il testo perfetto per la lettura ad alta voce. Non mancano invenzioni linguistiche geniali, che stimolano l’immaginazione e il senso critico del lettore.
Citazione emblematica:
“Di diventare grandi
non ne voglio sapere:
così sono felici,
così vogliono rimanere…”
Un invito a proteggere il mondo interiore dell’infanzia, ma anche un monito agli adulti a non perdere il contatto con la creatività originaria.
Analisi del contesto editoriale
I viaggi di Giovannino Perdigiorno si inserisce nel filone della letteratura pedagogica e fantastica del Novecento, affiancandosi per valore e impatto ai classici internazionali come Il piccolo principe o Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Rispetto ad altri testi di Rodari, questa raccolta assume una struttura più episodica e visionaria, avvicinandosi a una “geografia dell’immaginazione”. Non c’è un arco narrativo unitario, ma un susseguirsi di scene simboliche. Rispetto a Favole al telefono, ad esempio, qui la componente poetica prevale su quella narrativa, e le immagini (soprattutto nelle edizioni illustrate da Valeria Petrone e Desideria Guicciardini) giocano un ruolo fondamentale nella ricezione del testo.
Il libro si distingue per il suo messaggio universale, che non teme il passare del tempo: lo dimostra la sua continua presenza nei cataloghi delle principali case editrici per l’infanzia italiane, da Einaudi Ragazzi a EL Edizioni.
Valutazione critica
Pregi:
- Stile poetico e originale, perfetto per sviluppare il gusto linguistico nei bambini;
- Profonda stratificazione di significati: si presta a diversi livelli di lettura, da 6 anni in su;
- Illustrazioni di alta qualità nelle edizioni moderne;
- Stimolo alla creatività: un libro che invita a creare nuovi “paesi impossibili”;
- Alta qualità letteraria, rara nella letteratura per l’infanzia contemporanea.
Difetti (relativi):
- Alcuni riferimenti sociali potrebbero essere meno immediati ai lettori più giovani senza mediazione adulta;
- La struttura episodica non segue un arco narrativo convenzionale, il che può disorientare lettori abituati a trame classiche.
Target ideale:
- Bambini dai 5 ai 10 anni, in lettura condivisa o autonoma;
- Educatori e insegnanti che vogliono affrontare temi come l’inclusione, la creatività, l’etica sociale;
- Adulti che desiderano riscoprire la fantasia come strumento di libertà.
Conclusione
I viaggi di Giovannino Perdigiorno di Gianni Rodari è molto più di un libro per bambini. È un viaggio nella mente di un autore che ha fatto della fantasia una forma di resistenza culturale. Con una narrazione in versi leggera ma densa, Rodari ci regala un’opera che diverte, istruisce e commuove.
Consigliatissimo a chi cerca una lettura educativa, ironica e senza tempo. Perché, come ci ricorda Rodari, a volte la realtà migliore è proprio quella che nasce… dai sogni.