Nel suo attesissimo ritorno letterario, Bret Easton Ellis ci consegna Le schegge, edito da Einaudi nel 2023, un romanzo monumentale che unisce le atmosfere del thriller psicologico all’introspezione dell’autofiction. Ambientato nella Los Angeles degli anni ’80, il libro fonde le tensioni adolescenziali con un orrore latente, trasformando un’epoca apparentemente dorata in un labirinto di incubi e identità in frantumi. Con le sue oltre 750 pagine, Le schegge si presenta come un’opera ambiziosa, torbida e profondamente autobiografica, che scava nei ricordi e nella psiche del suo stesso autore, inserendosi a pieno titolo nel panorama della narrativa americana contemporanea.
La storia si sviluppa tra le piscine dei sobborghi di Beverly Hills, i corridoi della prestigiosa Buckley School e le strade illuminate al neon di una città lussuosa e decadente. In questo contesto, un misterioso serial killer sconvolge la quotidianità di un gruppo di adolescenti privilegiati, mentre il protagonista, un giovane Bret, cerca di dare un senso alla realtà che lo circonda, fra sessualità repressa, amicizie opache e la sensazione costante che la vita sia un film privo di trama.
Biografia dell’autore
Bret Easton Ellis, nato a Los Angeles nel 1964, è uno degli scrittori più controversi e rappresentativi della letteratura americana postmoderna. Esordisce giovanissimo con Meno di zero (1985), romanzo cult che cattura il nichilismo della gioventù benestante californiana. Con American Psycho (1991) raggiunge la notorietà globale, suscitando scandalo e dibattito per la violenza esplicita e la critica feroce al consumismo.
Negli anni successivi pubblica altri romanzi come Glamorama, Lunar Park e Imperial Bedrooms, confermando uno stile narrativo tagliente e visionario. Dopo una lunga pausa letteraria, Le schegge segna il suo ritorno alla narrativa dopo tredici anni, in un’opera che unisce elementi autobiografici e finzione, ribadendo la sua capacità di raccontare l’America e i suoi mostri interiori con una voce unica e disturbante.
Trama e analisi
Le schegge si apre nel 1981 e segue l’ultimo anno di liceo di Bret alla Buckley School. La narrazione è affidata a un protagonista che è al contempo narratore e alter ego dell’autore stesso, impegnato a destreggiarsi tra una vita sociale effervescente e le prime inquietudini creative e identitarie. Il mondo che lo circonda è quello di un’élite giovanile benestante: feste in piscina, cocaina, relazioni fluide e famiglie disfunzionali.
L’arrivo a scuola di Robert Mallory, un ragazzo affascinante e disturbante, segna una svolta: con lui si insinua il sospetto, il mistero, il pericolo. Nel frattempo, una serie di brutali omicidi sconvolge la città: vittime adolescenti, rituali macabri, pesci esotici utilizzati come strumento di tortura. Il serial killer, soprannominato “il Pescatore a strascico“, sembra avvicinarsi sempre più al mondo di Bret.
Ellis costruisce la narrazione come una spirale paranoica: la realtà si confonde con l’immaginazione, il thriller si fonde con la riflessione interiore. Il protagonista vive un’ossessione crescente per Robert, vede collegamenti tra i delitti e la sua figura, ma il confine tra intuizione e follia è sempre più sottile.
Temi principali:
- Identità e finzione: Bret è consapevole della propria omosessualità, ma la dissimula, costruendo una narrazione alternativa che gli consenta di sopravvivere nel microcosmo sociale.
- Memoria e trauma: il romanzo è costruito come un lungo flashback, una seduta di autoanalisi dove il passato ritorna con forza brutale.
- Narrativa e realtà: il protagonista scrive, immagina, proietta. La scrittura diventa forma di resistenza ma anche trappola.
Stile narrativo: Ellis utilizza una prosa incalzante, visiva e dettagliata, spesso cruda nei toni e nelle descrizioni, con un uso sapiente del monologo interiore e del flusso di coscienza. Le scene di sesso, violenza e droga non lasciano nulla all’immaginazione e servono a costruire un clima di alienazione e smarrimento. L’autore alterna registri intimi e perturbanti, fondendo lirismo e disincanto.
Analisi del contesto editoriale
Le schegge si inserisce con forza nella tradizione del romanzo americano di formazione destrutturato, accanto a opere come Il giovane Holden di Salinger o Infinite Jest di Foster Wallace. Rispetto a Meno di zero, l’esordio dello stesso Ellis, Le schegge è più introspettivo, meno immediato, ma molto più ricco dal punto di vista psicologico e strutturale.
In confronto ad altri romanzi recenti della narrativa americana, Le schegge si distingue per la combinazione di autofiction, romanzo noir e critica sociale, elementi non sempre facilmente conciliabili, ma qui integrati con abilità. Il libro riflette le tendenze letterarie post-pandemiche, tra ritorno al passato, elaborazione del trauma e riscoperta del romanzo lungo e immersivo.
Il target di riferimento è ampio ma selettivo: lettori amanti del realismo psicologico, appassionati di narrativa americana e cultori di Ellis. Meno adatto a chi cerca una lettura leggera o lineare.
Valutazione critica
Punti di forza:
- L’ambientazione è resa in modo magistrale, con riferimenti musicali, cinematografici e geografici che restituiscono un’epoca.
- I personaggi, pur inseriti in una cornice elitista, sono umani, contraddittori, dolorosamente veri.
- La scrittura è potente, evocativa, capace di generare empatia e inquietudine.
Criticità:
- Il romanzo è eccessivamente lungo: molti lettori segnalano la presenza di digressioni ridondanti e scene ripetitive.
- La rappresentazione sessuale esplicita può risultare disturbante o gratuita per alcuni, sebbene contestualizzata.
- Il finale è ambiguo e aperto, scelta che ha diviso la critica tra chi lo considera geniale e chi lo percepisce come irrisolto.
Nonostante questi aspetti, Le schegge resta un romanzo potente e disturbante, capace di lasciare un segno profondo nel lettore, soprattutto grazie alla sua capacità di evocare le tensioni dell’adolescenza, il disagio esistenziale e il bisogno inappagato di verità.
Conclusione
Le schegge di Bret Easton Ellis è un romanzo difficile ma necessario, che si muove tra ricordo e paranoia, amore e perversione, bellezza e orrore. È un viaggio nelle ombre dell’adolescenza e della narrazione stessa, dove la verità si frantuma in mille schegge.
Consigliato a chi ama la narrativa americana complessa, a chi cerca un romanzo che sfidi le convenzioni e che parli apertamente di desiderio, dolore e identità. Non una lettura per tutti, ma sicuramente una delle opere più significative della produzione letteraria contemporanea.
Se volete immergervi in una Los Angeles seducente e letale, tra sogno e incubo, Le schegge è il romanzo che vi sfiderà a guardare oltre le apparenze.