Recensione Nella casa dei segreti di Freida McFadden

recensione nella casa dei segreti di Freida McFadden
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Ho scelto di leggere Nella casa dei segreti di Freida McFadden quasi per caso. Mi trovavo in libreria, attratta dalla copertina inquietante e dalla sinossi che prometteva suspense e mistero: una governante che lavora per una coppia ricca, una moglie malata da non disturbare mai, strane macchie di sangue… Tutto mi suggeriva che avrei trovato ciò che cercavo in un thriller psicologico. Pubblicato da Newton Compton Editori, il romanzo appartiene al genere thriller domestico, ed è il seguito diretto di Una di famiglia, anche se questo non è chiaramente indicato nella copertina o nella descrizione.

L’ho scoperto solo dopo aver iniziato la lettura e, ammetto, all’inizio ho fatto un po’ di fatica a collocare alcuni eventi e riferimenti. Tuttavia, Nella casa dei segreti regge benissimo anche come romanzo standalone, grazie alla bravura dell’autrice nel costruire una trama autonoma e autosufficiente. L’ho letto in meno di due giorni, totalmente catturata dal ritmo incalzante e dalla capacità di McFadden di farmi dubitare di tutto e di tutti.

Offerta
Nella casa dei segreti. Il thriller di cui tutti parlano
  • Editore: Newton Compton Editori
  • Autore: Freida McFadden , Eleonora Motta
  • Collana: Nuova narrativa Newton
  • Formato: Libro rilegato
  • Anno: 2024

L’autrice e il suo stile

Freida McFadden è una scrittrice che ho imparato ad amare per la sua capacità di trasformare la quotidianità in incubo, e questo romanzo lo conferma. Neurologa di giorno e autrice di thriller di notte, riesce a mescolare elementi realistici a colpi di scena degni del miglior cinema noir.

Avevo già sentito parlare molto bene di Una di famiglia, il primo romanzo con protagonista Millie, ma Nella casa dei segreti è stato il mio primo approccio reale con questa serie. Lo stile di McFadden è diretto, scorrevole e altamente visivo, quasi cinematografico. Sa calibrare i tempi narrativi con precisione chirurgica, inserendo tensione, pathos e mistero con estrema naturalezza. I suoi romanzi non sono solo thriller, sono esperienze immersive.

Il viaggio nella storia

Il romanzo si apre con un misterioso omicidio raccontato in prima persona da una voce sconosciuta. Poi, come in un flashback narrativo, torniamo tre mesi indietro, quando Millie Calloway, trentenne dal passato complicato, accetta un lavoro presso una coppia altolocata a Manhattan: Douglas Garrick, milionario nel settore tech, e la sua moglie Wendy, costretta a vivere isolata nella camera degli ospiti a causa di una malattia non specificata.

Douglas ha una sola richiesta: Millie non deve, per nessun motivo, interagire con Wendy.

Ma Millie non è una persona che si ferma alle apparenze. Lo capiamo subito. Dopo aver scontato dieci anni di carcere (evento centrale del primo libro), cerca di rifarsi una vita, studiare per diventare assistente sociale e aiutare donne in difficoltà. Proprio questo suo senso di giustizia la spinge a non ignorare i segnali inquietanti: pianti sommessi dietro la porta chiusa, camicie da notte con tracce di sangue, sguardi sfuggenti e tensioni palpabili.

A questo punto, il romanzo si trasforma in un crescendo di domande, sospetti e inquietudini. Millie si avvicina a Wendy, scoprendo una realtà ben diversa da quella raccontata. Ma la verità non è mai lineare, e ogni dettaglio aggiunto cambia completamente il quadro.

“Quando si apre delicatamente, quello che vede all’interno cambia tutto.”

Da metà libro in poi, la narrazione si alterna tra il punto di vista di Millie e quello di Wendy, e questo è uno dei punti di forza del romanzo. La doppia focalizzazione crea tensione costante, rendendo il lettore parte attiva del mistero.

Ho trovato Wendy un personaggio magnetico, persino più affascinante della protagonista. Il suo egocentrismo, la sua visione distorta e manipolatoria della realtà, la rendono quasi una dark lady moderna. Millie e Wendy sono agli antipodi: una spinta da ideali, l’altra da ossessioni. Eppure, le due si intrecciano in una danza pericolosa fatta di alleanze provvisorie, diffidenze e verità taciute.

Anche la dimensione sentimentale ha un suo peso. Millie è legata sentimentalmente a Brock, giovane avvocato premuroso, ma nel suo cuore c’è ancora Enzo Accardi, figura maschile ricorrente nella sua vita e presenza enigmatica. Questa ambivalenza emotiva contribuisce ad approfondire la complessità del personaggio.

Il finale? Non posso dire molto senza fare spoiler, ma vi assicuro che è uno dei twist più soddisfacenti e coerenti che io abbia letto negli ultimi anni. Non è forzato, non è esagerato: è semplicemente brillante.

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Nella casa dei segreti. Il thriller di cui tutti parlano
  • Editore: Newton Compton Editori
  • Autore: Freida McFadden , Eleonora Motta
  • Collana: Nuova narrativa Newton
  • Formato: Libro rilegato
  • Anno: 2024

Il libro nel panorama letterario

Nel vasto universo del thriller psicologico contemporaneo, Nella casa dei segreti si inserisce con autorevolezza. Rispetto a romanzi come La coppia della porta accanto di Shari Lapena o La ragazza del treno di Paula Hawkins, qui ho percepito un maggiore equilibrio tra tensione narrativa ed empatia emotiva.

La serie con protagonista Millie ha il potenziale per diventare una delle saghe più amate nel genere. La forza sta proprio nel suo personaggio principale: una donna imperfetta, segnata dalla vita, ma capace di agire e reagire anche nei momenti più bui.

Chi ama i thriller con ambientazioni chiuse, giochi mentali e personaggi ambigui, non può lasciarselo scappare. Se vi piacciono le storie in cui nessuno è come sembra, siete nel posto giusto.

Le mie riflessioni

Quello che ho amato di più? La scrittura ipnotica, l’alternanza dei POV e la continua tensione. Non c’è un solo momento morto. Ogni pagina ti spinge alla successiva con la voglia di scoprire di più.

Millie mi ha convinta molto più che in altri thriller simili: non è una vittima, non è un’eroina perfetta. È reale, con le sue ombre e i suoi difetti.

Wendy è il personaggio più riuscito del romanzo: vanitosa, intelligente, imprevedibile. Una vera sorpresa.

Ho apprezzato moltissimo anche il modo in cui McFadden costruisce l’ambientazione: dalla casa elegante e sinistra, alla sensazione costante di essere osservati, fino alla paranoia crescente… ogni dettaglio è pensato per mettere il lettore a disagio, e ci riesce.

Se devo trovare una pecca, è l’assenza di una chiara indicazione sul fatto che questo sia il secondo volume della serie. Alcune dinamiche del passato sono solo accennate, e per chi non ha letto il primo libro può esserci un po’ di confusione iniziale.

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Nella casa dei segreti. Il thriller di cui tutti parlano
  • Editore: Newton Compton Editori
  • Autore: Freida McFadden , Eleonora Motta
  • Collana: Nuova narrativa Newton
  • Formato: Libro rilegato
  • Anno: 2024

Conclusione personale

“Nella casa dei segreti” è stato per me uno dei thriller più coinvolgenti dell’anno. Scorrevole, teso, costruito alla perfezione, con un finale che ti lascia senza fiato e con l’irrefrenabile bisogno di parlarne con qualcuno.

Il mio voto? 5 su 5.

Lo consiglio a tutti gli amanti del thriller psicologico con protagoniste femminili forti e atmosfere claustrofobiche. Ma soprattutto: iniziate da Una di famiglia per godervi al meglio l’arco narrativo di Millie.

E se lo avete già letto, ditemi: anche voi avete cambiato opinione su Wendy almeno tre volte durante la lettura?

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Nella casa dei segreti. Il thriller di cui tutti parlano
  • Editore: Newton Compton Editori
  • Autore: Freida McFadden , Eleonora Motta
  • Collana: Nuova narrativa Newton
  • Formato: Libro rilegato
  • Anno: 2024

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